Cos’è Groovy
Apache Groovy è un linguaggio di programmazione che si propone come alternativa al linguaggio Java, da cui eredita molte caratteristiche.
Groovy è un linguaggio sia statico che dinamico, il che significa che può essere utilizzato sia come un classico linguaggio di programmazione (al pari di Java) sia come linguaggio di scripting (simile a Python).
Come accennato, Groovy prende ispirazione da Java: ne adotta la sintassi e compila il suo codice in bytecode per essere eseguito dalla Java Virtual Machine (JVM).
Per semplificare, si potrebbe definire Groovy come una sorta di “Java semplificato”. Tuttavia, vediamo più nel dettaglio le sue caratteristiche in comparazione con Java.
Groovy Vs Java
Come già detto, Groovy si ispira apertamente a Java (come indicato anche nella home page del sito ufficiale), ma semplifica alcuni aspetti, rendendo il linguaggio più facile da apprendere e migliorando l’efficienza dello sviluppatore
Vediamo ora le principali differenze a livello di sintassi, rimandando a esempi più avanzati nei paragrafi successivi:
- Accesso predefinito: L’accesso predefinito ai metodi e agli attributi di una classe è public, mentre in Java è private.
- Getters e Setters: A differenza di Java, non è richiesta la definizione esplicita dei metodi di accesso agli attributi, in quanto vengono generati automaticamente.
- Interpolazione delle stringhe: È possibile inserire variabili direttamente all’interno delle stringhe, cosa non permessa in Java.
- Tipizzazione: Groovy consente la tipizzazione opzionale delle variabili, con il tipo che viene dedotto a runtime. In Java, invece, è obbligatorio indicare il tipo di ciascuna variabile.
// In Groovy
def name = "John Doe"
// In Java
String name = "John Doe"
- Punto e Virgola: Non è necessario utilizzare il punto e virgola (;) per indicare la fine di un’istruzione.
- Esecuzione del programma: A differenza di Java non è richiesta la definizione di una classe principale Main per eseguire il programma, poiché ogni classe viene automaticamente wrappata da una classe chiamata Script.
// Java
public class Main {
public static void main(String[] args) {
System.out.println("Ciao, mondo!");
}
}
// In Groovy
println "Ciao, mondo!"
Internamente groovy traduce lo script precedente in:
// Traduzione Groovy
class ScriptName extends groovy.lang.Script {
@Override
Object run() {
println "Ciao, mondo!"
}
}
Prestazioni
Groovy è generalmente meno performante di Java, anche se negli anni è migliorato notevolmente sotto questo aspetto. La differenza principale deriva dalla “comodità” di Groovy, che semplifica il lavoro dello sviluppatore ma introduce un certo overhead.
Alcuni fattori che contribuiscono a prestazioni inferiori rispetto a Java includono:
- Tipizzazione dinamica: il tipo delle variabili viene determinato a runtime
- Compilazione dinaminca: Anche se Groovy può essere compilato staticamente (come Java), alcune funzionalità devono essere interpretate a runtime, aggiungendo overhead.
- Interpolazione delle stringhe: Il contenuto finale di una stringa viene determinato esclusivamente a runtime.
- Sintassi: Funzionalità come l’assenza di getter e setter espliciti introducono ulteriore overhead.
- Avvio del programma: L’inizializzazione dell’applicazione richiede più tempo, poiché Groovy deve gestire diverse funzionalità dinamiche, come l’interpolazione delle stringhe e la tipizzazione dinamica.
Esempi
Per un esempio completo, in questo link è disponibile un programma semplificato che mette in evidenza alcune delle principali differenze, sia basiche che avanzate, tra i due linguaggi.
Conclusione
In conclusione, Groovy può essere considerato un ottimo strumento per migliorare l’efficienza dello sviluppatore, a patto che le performance del codice non siano di primaria importanza. Utilizzando Groovy, è possibile scrivere codice di qualità in meno tempo rispetto a Java, a scapito di prestazioni leggermente inferiori.
Al contrario, nei casi in cui le performance siano essenziali, è consigliabile preferire Java.